18 novembre 2024
Sostenibilità
Il Black Friday genera enormi quantità di CO2, derivanti dalla produzione, dal trasporto e dall'imballaggio dei prodotti acquistati. Si stima che in Europa, durante il Black Friday, i camion utilizzati per trasportare i pacchi nei magazzini e nei negozi rilascino fino a 1,2 milioni di tonnellate di CO2, pari a un aumento del 94% rispetto a una settimana media, sottolineando il pesante costo ambientale di questa giornata di consumismo intensivo. L’ondata di consumismo spinge anche allo sfruttamento intensivo delle risorse naturali: l'estrazione di materie prime, come i metalli rari per dispositivi elettronici, comporta un pesante impatto ambientale e sociale. Inoltre, una parte significativa dei beni acquistati durante il Black Friday finisce rapidamente in discarica, contribuendo al problema globale dei rifiuti. Anche la logistica gioca un ruolo cruciale: la consegna di milioni di pacchi genera un numero crescente di trasporti aerei e su gomma, con un impatto significativo sulle emissioni. In Europa, ad esempio, si prevede che le vendite online cresceranno del 15% durante il periodo del Black Friday, aumentando ulteriormente l’impronta ecologica dell’e-commerce.
Green Friday: una risposta consapevole
Negli ultimi anni, molte aziende e consumatori stanno adottando un approccio più responsabile al consumo, dando vita al cosiddetto Green Friday. Questo approccio invita sia le aziende che i consumatori a riflettere sulla necessità reale di acquisto, optando per prodotti realizzati con materiali riciclati, riparare oggetti anziché sostituirli o sostenere imprese che adottano pratiche etiche e rispettose dell’ambiente, anticipando peraltro anche un futuro obbligo normativo, in vista della direttiva che entrerà in vigore nel 2026 “Empowering consumers for the green transition” .
Alcune imprese hanno deciso di utilizzare il Black Friday come un’opportunità per sensibilizzare il pubblico. Patagonia, ad esempio, ha lanciato iniziative come Worn Wear, un programma che incentiva la riparazione e il riuso dei capi di abbigliamento, riducendo la necessità di acquistare nuovi prodotti. Un altro esempio virtuoso è quello del brand svizzero FREITAG, che durante il Black Friday chiude la casse dei propri negozi e l’e-commerce per scoraggiare gli acquisti impulsivi. Altre aziende hanno deciso di destinare i ricavi del Black Friday a progetti di riforestazione o alla lotta contro il cambiamento climatico.
Come fare acquisti responsabili
Per ridurre l’impatto ambientale del Black Friday, è essenziale adottare un approccio più consapevole agli acquisti. Ecco alcuni consigli utili:
Acquista solo ciò di cui hai davvero bisogno: evita gli acquisti impulsivi e chiediti se hai davvero bisogno di quel prodotto.
Scegli prodotti responsabili: opta per articoli realizzati con materiali riciclati e supporta marchi che adottano pratiche etiche e responsabili (fatti sempre guidare dalle certificazioni ambientali europee!).
Privilegia l’usato e il ricondizionato: ripara e dai nuova vita a oggetti già esistenti anziché acquistarne di nuovi.
Riduci l’impatto delle spedizioni: raggruppa gli acquisti per limitare le spedizioni o scegli modalità di consegna a basso impatto ambientale.
Sostieni iniziative “green”: partecipa a progetti di promozioni che investono nella tutela ambientale, ma occhio al greenwashing!
Il Black Friday rappresenta una sfida ambientale significativa, ma è anche un’opportunità per ripensare al nostro modo di consumare. Prima di lasciarti tentare dagli sconti, riflettiamo sul valore reale di ciò che compriamo: non c’è prezzo che possa compensare la salute del nostro pianeta e della comunità in cui viviamo. Facciamo in modo che le nostre scelte, oggi più che mai, possano fare la differenza.
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