03 settembre 2024
Comunicazione Digitale
Il 1° agosto 2024 segna una svolta storica per l'Unione Europea con l'entrata in vigore dell'Artificial Intelligence Act (AI Act).
Proposto dalla Commissione Europea nell'aprile 2021 e finalizzato nel dicembre 2023, l'AI Act mira a promuovere lo sviluppo e l'uso responsabile dell'intelligenza artificiale (IA) in tutto il territorio dell'UE.
L'AI Act introduce un quadro normativo uniforme basato su una definizione lungimirante di IA e su un approccio basato sul rischio. Le categorie di rischio variano da minimo a inaccettabile, con obblighi specifici per ogni livello:
● Rischio minimo: sistemi come i filtri antispam non hanno obblighi, ma le aziende possono adottare volontariamente codici di condotta.
● Rischio di trasparenza specifica: sistemi come i chatbot devono informare chiaramente gli utenti di interagire con una macchina.
● Alto rischio: sistemi come il software medico basato su IA devono soddisfare requisiti stringenti, inclusa la supervisione umana.
● Rischio inaccettabile: sistemi di "social scoring" sono vietati per proteggere i diritti fondamentali.
Un'opportunità per le imprese e i comunicatori
L'AI Act non è solo una normativa, ma rappresenta anche un'opportunità unica per le imprese e i professionisti della comunicazione. Le aziende possono distinguersi nel mercato europeo adottando pratiche di IA responsabili e trasparenti. Qui entra in gioco il ruolo delle agenzie di comunicazione: tradurre la complessità di questi nuovi requisiti in messaggi chiari e convincenti è fondamentale per costruire fiducia e reputazione.
Le agenzie possono supportare i loro clienti nel comunicare l'impegno verso un'IA etica e sicura, aiutandoli a posizionarsi come leader di settore. Dai contenuti educativi ai piani di comunicazione strategica, il nuovo contesto normativo offre numerosi spunti per creare campagne che informano e rassicurano il pubblico, dimostrando un'attenzione concreta alla protezione dei diritti fondamentali e alla sicurezza.
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