HOME/BLOG/Sfidare le contraddizioni: sfide e difficoltà nel raggiungere obiettivi ESG

Sfidare le contraddizioni: sfide e difficoltà nel raggiungere obiettivi ESG

08 ottobre 2024

Sostenibilità

Portfolio item photo

Sfidare le contraddizioni: sfide e difficoltà nel raggiungere obiettivi ESG

Il 9 ottobre si è aperta l'edizione 2024 del Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale a Milano, un evento ormai iconico nel panorama italiano della responsabilità sociale d'impresa. Il tema di quest'anno, "Sfidare le contraddizioni", pone al centro della discussione uno dei nodi più complessi del dibattito contemporaneo sulla sostenibilità: come affrontare le incoerenze e le sfide che sorgono nel tentativo di bilanciare sviluppo economico, giustizia sociale e tutela ambientale.

Le contraddizioni in materia di sostenibilità sono numerose e profonde. Da un lato, la consapevolezza collettiva sui temi ambientali e sociali è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni, sostenuta anche dalla spinta normativa e dalle crisi climatiche sempre più frequenti. Dall'altro, mancano spesso le risorse finanziarie, la volontà politica e l'etica necessaria per implementare soluzioni sostenibili su vasta scala.


Finanziamento delle iniziative sostenibili: greenwashing e greenhushing

Un tema cruciale è il finanziamento delle iniziative sostenibili. Molte imprese e istituzioni si dichiarano impegnate a sostenere la transizione ecologica e sociale, ma i fondi allocati per tali progetti sono spesso insufficienti.  Le iniziative virtuose  sono frequentemente percepite come più costose e difficili da implementare, portando così a una dissonanza tra intenzioni e azioni reali. A ciò si aggiunge la pratica diffusa del greenwashing, che si verifica quando le aziende promuovono la loro immagine come "green" senza adottare reali politiche sostenibili, contribuendo alla disinformazione e alla perdita di fiducia da parte dei consumatori. In questo contesto, il greenwashing non solo ostacola il progresso reale, ma distorce anche la percezione del pubblico, creando un'illusione di impegno ambientale. Tuttavia, a complicare ulteriormente il panorama, emerge anche il fenomeno del greenhushing. Questo termine indica la tendenza delle aziende a non comunicare i propri sforzi in ambito sostenibile per paura di essere accusate di incoerenza o criticità. Se da un lato il greenwashing rappresenta una sovraesposizione di attività fittizie, il greenhushing è il suo opposto, ovvero una strategia di silenzio che può nascondere impegni reali, ma non dichiarati pubblicamente.

Entrambe le dinamiche portano alla stessa conclusione: una mancanza di trasparenza che ostacola la transizione verso un'economia più sostenibile. La sfida, quindi, è incentivare le imprese a rendere conto in modo onesto e coerente dei propri impatti ambientali e sociali, evitando sia l’eccesso di promozione ingannevole che il silenzio strategico.

Inoltre, la mancanza di una governance globale forte e coesa aggrava il problema. L'assenza di regole comuni e di un'etica condivisa fa sì che le imprese operino in un sistema dove le priorità di breve termine prevalgono su quelle di lungo periodo. Le politiche governative stesse, che dovrebbero orientare il cambiamento, sono spesso inconsistenti, rendendo la transizione verso modelli di business più sostenibili frammentaria e poco incisiva.


Le disuguaglianze e il peso della sostenibilità sui vulnerabili

Un altro aspetto critico riguarda il modo in cui le sfide ambientali e sociali impattano sui gruppi più vulnerabili. Le comunità meno abbienti, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, sono spesso le prime a subire le conseguenze del degrado ambientale e del cambiamento climatico. Questo accresce le disuguaglianze esistenti e rende anche più difficile per questi gruppi accedere alle opportunità create dalla transizione verde.

Le contraddizioni si manifestano, quindi, in modo chiaro: mentre le nazioni ricche promuovono strategie di sostenibilità, le fasce di popolazione più deboli continuano a essere escluse dai benefici di tali strategie. Paradossalmente, sono proprio questi gruppi a subire maggiormente l'impatto della crisi ambientale, con effetti devastanti per la loro salute e il loro benessere.


Superare le contraddizioni: Il ruolo delle imprese e della politica

Di fronte a queste sfide, la volontà politica e l'impegno del settore privato diventano cruciali per trovare soluzioni. Tuttavia, spesso emerge una mancanza di coordinamento tra i diversi attori. Le politiche governative dovrebbero essere allineate con le esigenze delle imprese e delle comunità, per creare un ambiente favorevole a investimenti sostenibili a lungo termine. Al contempo, le imprese devono abbracciare un modello di business che metta la sostenibilità al centro della propria strategia, piuttosto che trattarla come un elemento accessorio o un’opportunità di marketing.

Solo attraverso una maggiore consapevolezza, etica e volontà politica, sarà possibile guidare la società verso un futuro più equo e responsabile.

Condividi questo articolo su:

LinkedIn

Facebook

X

Email

Copia Link

Altri articoli che potrebbero interessarti

Entriamo in contatto

Entra in contatto con noi e raccontaci la tua realtà. Saremo felici di conoscerti e aiutarti.

Contattaci