16 ottobre 2024
Comunicazione Digitale
Sia gli Stati Uniti che l'Europa stanno rispondendo alle preoccupazioni riguardanti l'impatto dei social media sui bambini, ma i loro approcci riflettono filosofie distinte. Negli Stati Uniti, si pone l'accento su interventi per la salute mentale e la responsabilità aziendale volontaria, mentre l'Europa privilegia normative più rigide e la tutela della privacy per prevenire danni prima che si verifichino.
Negli Stati Uniti, la questione è inserita nel contesto della crescente crisi della salute mentale giovanile. Nel 2023, l'amministrazione Biden ha lanciato una Task Force per la Sicurezza e la Salute Online dei Bambini per esplorare i rischi derivanti da contenuti dannosi e dalle funzionalità addictive delle piattaforme. Proposte legislative come il Kids Online Safety Act e il Protecting Our Kids from Social Media Addiction Act mirano a ridurre l’esposizione a materiali pericolosi e limitare le funzionalità progettate per incentivare un uso eccessivo.
Inoltre, il Surgeon General degli Stati Uniti ha emesso un avviso nel 2023 che collega l'uso dei social media all'aumento di ansia, depressione e disturbi del sonno negli adolescenti, sollecitando una maggiore trasparenza dalle aziende tecnologiche e standard di sicurezza più rigidi. Tuttavia, i progressi nella regolamentazione federale sono stati ostacolati da stallo politico e resistenza del settore, lasciando gran parte della responsabilità nelle mani delle politiche aziendali volontarie e degli strumenti per i genitori, con protezioni disomogenee per i bambini.
In Europa, invece, si adotta un approccio regolamentare più proattivo. Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) limita la raccolta e l'elaborazione dei dati dei bambini, richiedendo il consenso dei genitori per gli utenti più giovani e stabilendo uno standard globale per le pratiche di privacy. Il Children's Code nel Regno Unito impone ulteriori misure di sicurezza, come la minimizzazione della raccolta di dati, la disattivazione di default della geolocalizzazione e la disincentivazione della condivisione di informazioni personali non necessarie. Inoltre, il Digital Services Act (DSA) dell'Unione Europea richiede la moderazione dei contenuti per rimuovere materiali dannosi e proteggere i minori dall’esposizione a contenuti pericolosi. Le piattaforme che non rispettano queste normative rischiano pesanti sanzioni, obbligando le aziende tecnologiche a dare priorità alla conformità in Europa.
Questi due approcci si differenziano per il focus—salute mentale negli Stati Uniti e privacy in Europa—e per i modelli di regolamentazione. L'approccio proattivo dell'Europa stabilisce requisiti rigidi per le piattaforme sin dall'inizio, mentre gli Stati Uniti tendono a introdurre regole in risposta a crisi o scandali. La resistenza del settore è un'altra differenza cruciale, poiché in Europa le aziende tecnologiche affrontano sanzioni significative, mentre negli Stati Uniti hanno efficacemente ostacolato una regolamentazione più severa.
Sebbene entrambe le regioni siano impegnate a ridurre l'impatto dei social media sui bambini, le loro strategie riflettono sfide uniche. Con la crescita delle preoccupazioni legate alla salute mentale e alla privacy, è possibile che gli Stati Uniti guardino sempre più al modello regolamentare europeo per ispirazione. Nei prossimi anni, entrambi i territori dovranno affrontare questioni fondamentali come la verifica dell'età, garantire la conformità delle piattaforme e bilanciare la protezione dei minori con il rispetto dei diritti digitali.
Scopri di più: White House: Youth Mental Health and Safety Actions
X
Copia Link
Nel 2024, Green Media Lab ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125, riconoscimento conferito ad aziende che si distinguono per la creazione di un ambiente di lavoro in cui uguaglianza e inclusione sono parte fondante della cultura aziendale.
Lunedì 16 dicembre, presso DF Sport Specialist di Lissone (MB), si è tenuta la serata conclusiva di The Smedging Revolution Tour, l'evento itinerante di La Sportiva creato con l’obiettivo di riunire le climbing communities in una serie di appuntamenti volti a celebrare Ondra Comp, la scarpetta realizzata dall'azienda trentina e Adam Ondra per rispondere alle esigenze del bouldering moderno.
Quante ore passiamo sui social? E quali app dominano davvero? In Italia i social non dormono mai: tra scroll compulsivi, contenuti virali e piattaforme che dettano legge, gli italiani passano quasi 2 ore al giorno online. Ma chi vince la battaglia del tempo? E cosa cercano davvero gli utenti mentre scorrono senza sosta?
Entra in contatto con noi e raccontaci la tua realtà. Saremo felici di conoscerti e aiutarti.